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Fobie specifiche - NO ALLO STRESS

Dr. Marcella Minafra, psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale
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Fobie specifiche

Disturbi psicologici

"Ho tante fobie che rendono la mia vita un inferno.
Ad esempio ho paura dei ragni, una paura che mi impedisce sia di uscire di casa (per non correre il rischio di incontrali), sia di aprire la porta di casa (per non rischiare di farli entrare)... e passo le mie giornate pulendo e controllando casa, mettendo trappole velenose per ragni, spruzzando spray.
Questo sistema mi permette una vita "tranquilla", mi sono organizzata in modo da non avere rischi di incontrare o vedere ragni, però la qualità della mia vita fa un po' schifo, sono isolata dal mondo, non ho rapporti di amicizia, chiunque può essere "portatore" di ragni e così inizio ad avere l'ansia, gli attacchi di panico, la depressione."

I disturbi fobici consistono in paura o ansia marcate verso un oggetto o situazione specifici (DSM-5)

Tutti noi sperimentano la paura di tanto in tanto. Che si tratti di volare attraverso una turbolenza, ricevere una brutta notizia nello studio del medico o vivere una violenta tempesta, l'ansia è una sensazione universale che tutti noi proviamo ad un certo punto della nostra vita.

Tuttavia, se hai una fobia specifica, probabilmente provi un senso di paura o panico di fronte a una situazione o un oggetto specifico. Una fobia specifica è un tipo di disturbo d'ansia definito come paura o avversione estrema o irrazionale per qualcosa. Queste paure irrazionali possono interferire con le relazioni personali, il lavoro e la scuola e impedire di goderti la vita.

Tipi di fobia specifica
Le fobie specifiche sono classificate in 5 sottotipi:

ANIMALI (zoofobia):
    • ragni (aracnofobia)
    • insetti (entomofobia)
    • serpenti (ofidiofobia)
    • uccelli (ornitofobia)
    • roditori (musofobia)
    • cani (cinofobia)
    • gatti (ailurofobia)
    • pesci (ittiofobia)
AMBIENTE NATURALE:
    • altezze (acrofobia)
    • acqua (idrofobia)
    • temporali (ceraunofobia)
AMBIENTE MEDICO:
    • vedere il sangue (emofobia)
    • ricevere un'iniezione (aichmofobia)
    • sottoporsi a procedure mediche invasive
    • assistere a un intervento chirurgico
    • guardare programmi televisivi che mostrano procedure mediche)
FOBIE SITUAZIONALI:
    • luoghi chiusi (claustrofobia)
    • volare (aviofobia)
    • guidare (amaxofobia)
    • ascensori  
    • ponti
ALTRE FOBIE:
    • evitamento fobico di situazioni che possono portare a soffocamento (anginofobia)
    • vomito o contrazione di una malattia;
    • clown e maschere (coulrofobia)
    • bambole (pediofobia)
    • rumori forti (liguirofobia)

Cause di fobie
Nella maggior parte dei casi, fobie specifiche si sviluppano tra i 7 e gli 11 anni, sebbene sia possibile che una fobia si sviluppi a qualsiasi età. Fobie specifiche possono essere causate da una varietà di fattori diversi: sperimentare un evento traumatico (ad esempio essere attaccato da un cane); osservare gli altri che vivono un evento traumatico (ad esempio assistere a un incidente d'auto); un attacco di panico inaspettato (ad esempio durante un volo in aereo); o sentire una quantità notevole di informazioni tragiche (ad esempio ampia copertura mediatica della situazione COVID).

Spesso, le persone affette da una fobia specifica non sono in grado di identificare il motivo per cui si è sviluppata la loro fobia. Sebbene la causa di una fobia specifica possa essere sconosciuta, è importante riconoscere i sintomi e ricordare che le fobie possono essere curate se cerchi l'aiuto di un esperto.

Come si manifesta la fobia specifica
Sintomi fisici:
  • Battito accelerato
  • Respirazione difficoltosa
  • Vertigini
  • Sudorazione
  • Nausea
  • Bocca asciutta
  • Dolore o senso di oppressione al petto
Sintomi emotivi:
  • Provare ansia o paura opprimente
  • Sapere che la tua paura è irrazionale, ma sentirti impotente per superarla
  • Paura di perdere il controllo
  • Sentire un intenso bisogno di scappare

Criteri diagnostici del DSM-5
La quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) delinea 7 criteri diagnostici per fobie specifiche:
  1. Marcata paura o ansia per un oggetto o una situazione specifica (nei bambini la paura o l'ansia possono essere espresse con pianto, capricci, congelamento o attaccamento).
  2. L'oggetto o la situazione fobica provoca quasi sempre paura o ansia immediata.
  3. L'oggetto o la situazione fobica viene evitata o sopportata con intensa paura o ansia.
  4. La paura o l'ansia sono sproporzionate rispetto al pericolo reale rappresentato dall'oggetto o dalla situazione specifica.
  5. La paura, l'ansia o l'evitamento causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Opzioni di trattamento
Come tutti i disturbi d'ansia, le fobie specifiche possono essere curate con l'aiuto di uno specialista. Il trattamento per fobie specifiche può includere tecniche terapeutiche, farmaci o una combinazione di entrambi. Per quanto riguarda, invece, il ricorso alla psicoterapia, la terapia cognitivo-comportamentale risulta essere il trattamento d’elezione per la cura della fobia specifica.

Terapia cognitivo-comportamentale (TCC)
L'American Psychological Association definisce la terapia cognitivo-comportamentale  come "un sistema di trattamento che si focalizza sul pensiero e che ha influenza sia sul comportamento che sui sentimenti". La TCC enfatizza il ruolo delle convinzioni disfunzionali e si concentra sul cambiamento di tali pensieri negativi al fine di modificare la reazione allo stimolo fobico. Questo è il primo passo, ma il trattamento di una fobia specifica comporta anche un'esposizione graduale allo stimolo ansiogeno.
I possibili interventi utilizzati in ambito cognitivo-comportamentale per il trattamento delle fobie semplici sono:
1. ESPOSIZIONE IN VIVO: L’esposizione a stimoli ansiogeni, oggetti o situazioni, è considerata al giorno d’oggi la principale modalità di trattamento per le fobie specifiche.
2. L’ESPOSIZIONE IMMAGINATIVA: consiste nel chiedere al paziente di immaginarsi una situazione fobica, in maniera molto dettagliata e vivida.
3. ESPOSIZIONE CON RICORSO ALLA REALTA' VIRTUALE: un modo innovativo ed efficace, utilizzato per esporre le persona a quella paura in modo graduale e sicuro, rendere l'esposizione più accessibile, sperimentando virtualmente situazioni legate alle loro ansie o paure, come paura di volare, ansia sociale, fobie specifiche (p. Es., Paura di gatti, cani, serpenti e ragni) e ossessioni (p. es., paure di germi o contaminazione).
4. TECNICHE DI RILASSAMENTO: Imparare a rilassare i muscoli con varie tecniche di Rilassamento dà al corpo un segnale di “ritorno alla normalità” e permette al cervello di smettere di aver paura.  Per maggiori info
5. DESENSIBILIZZAZIONE SISTEMATICA: si basa sull'impossibilità della contemporanea presenza di ansia e rilassamento. Allo stimolo ansiogeno viene ad es. sistematicamente associato il rilassamento allo scopo di estinguere progressivamente la risposta d'ansia e di sostituirla con quella di rilassamento. Per maggiori info
6. INTERVENTI COGNITIVI: Riuscire a distinguere i pensieri dalle emozioni, identificare i pensieri disfunzionali e gli errori di ragionamento e contrastarli con pensieri flessibili e funzionali.
7. MINDFULNESS: uno stato mentale in cui semplicemente si osservano e si presta attenzione alle proprie emozioni, alle proprie sensazioni fisiche, pensieri e immagini che attraversano la mente, accentandole senza giudizio per ciò che sono. Per maggiori info


Dott. Marcella Minafra - Psicologa Psicoterapeuta - cell 3496111381
riceve in provincia di Lecce: Santa Maria al Bagno - Nardò (LE) - Galatina (LE) e a Roma
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